Il tribunale del Riesame di Palermo, accogliendo il ricorso della Procura, ha disposto gli arresti domiciliari, negati in prima istanza dal gip, per l’ex patron del Palermo Maurizio Zamparini accusato tra l’altro di riciclaggio e autoriciclaggio. L’inchiesta è coordinata dai pm Dario Scaletta e Francesca Dessì, dall’aggiunto Salvo de Luca e dal procuratore Francesco Lo Voi. Il provvedimento non è esecutivo fino alla pronuncia della Cassazione.
Questa la notizia battuta dall’ANSA e immediatamente ripresa praticamente da ogni organo di informazione palermitano a metà pomeriggio: per i giudici del Riesame ci sarebbero gravi indizi colpevolezza, ribaltata la decisione del gip Fabrizio Anfuso che non aveva ritenuto esserci elementi tali da accogliere la richiesta di arresto della Procura.
Saranno a questo punto i giudici della Suprema corte di Cassazione a dire l’ultima parola sull’arresto (eventuale) dell’imprenditore friulano. I giudici del Riesame si sono anche pronunciati sulla richiesta di interdizione dell’ex presidente rosanero Giovanni Giammarva e sul sequestro dei 49 milioni di euro: per entrambe le misure confermato il rigetto del gip.