Quelle di Richardson erano annunciate, ma le dimissioni che potrebbero fare male al Palermo sono quelle di Treacy. Adesso che sono ufficiali le dimissioni di entrambi, i due inglesi non fanno più parte del consiglio di amministrazione rosanero: e c’è da capire cosa succederà adesso al livello superiore, perché nel gioco di incastri i due sono pur sempre membri della Sport Capital Group Investments (ma non solo) che detiene la proprietà del nuovo Palermo Football Club che a sua volta possiede le azioni dell’attuale U.S. Città di Palermo. Treacy è direttore non esecutivo della capogruppo SCG plc, ed è anche direttamente coinvolto con il programma di emissione delle obbligazioni attraverso la Epsion Capital Limited in qualità di lead arranger. Cosa accadrà adesso al piano di sopra? Di certo al piano di sotto, cioè quello rosanero, sono emerse delle divergenze importanti: l’addio di Richardson, comunque, comporta la permanenza di Foschi. Il dirigente ereditato dalla gestione zampariniana era stato messo alla porta dal clan british, adesso invece incassa la rinnovata fiducia (momentanea?) del nuovo amministratore delegato Facile: il che paradossalmente potrebbe anche essere un bene, tra le “bad news” del giorno. Decisive adesso queste due settimane per comprendere il destino del club a livello finanziario, senza Treacy aumentano le incertezze. Le varie operazioni londinesi descritte da settimane, sulla carta lineari, hanno palesato difficoltà nel reperimento della liquidità: la mancanza immediata dei capitali necessari, come noto, ha peggiorato la già non buona situazione della società. Lo spettro del fallimento si rifà vivo (mai scomparso a dire il vero), prepotentemente. Palla a Facile…
+++ AGGIORNAMENTO: SCOMPARSO IL COMUNICATO UFFICIALE DEL CLUB +++